C'era una volta ... una fata. Viveva a Pontboset, un paesino della scoscesa Valle di Champorcher, dove qualche abitante più anziano ancora racconta di averla incontrata ... durante la messa domenicale. Eh sì, perché era proprio mentre il campanile spandeva le sue note tra il Sanctus e la Comunione che la fata, forse un po'... Continue Reading →
Le “fattarelle” di un piccolo borgo e i miei spaghetti alla chitarra con zucca e funghi cardoncelli.
Serramonacesca è un piccolissimo paese nascosto nel Parco della Majella, in Abruzzo, in fondo a una strada tutta curve che passa tra boschi e calanchi. È un paese come ce ne sono tanti arrampicati sull'Appennino, perlopiù sconosciuto a chi non è originario di quei luoghi o non è un appassionato scopritore di antichi borghi: la... Continue Reading →
I canali tristi di Amsterdam.
«Amsterdam è una città davvero affascinante, e dev'esserlo ancora di più in autunno». Questo mi dicevo, i primi di ottobre di un anno fa, preparando il mio trolley. Una volta lì avrei guardato per ore il riflesso delle sue case sui lunghi specchi d'acqua, case storte come vecchie signore con il vestito buono che si... Continue Reading →
Un mare di tremuli lumini (la Madonna Bianca di Portovenere)
C'era una volta Lucciardo. Erano tempi grami, quelli che gli erano capitati in sorte: nel 1399 i vicoli del borgo di pescatori in cui viveva erano dominio di soldati che parlavano una lingua sconosciuta e la peste e la paura artigliavano le povere anime semplici, proprio come la sua. Cos'altro poteva fare dunque Lucciardo, a... Continue Reading →
Un flan come in rue des Abbesses.
La rue des Abbesses è una strada accucciata ai piedi della butte de Montmartre, a Parigi; non una via turistica, ma uno di quei luoghi dove incontri giovani coppie accessoriate di bébé in passeggino, anziane signore che escono in ciabatte con il cane e ragazzi in ritardo per la scuola che sfrecciano in bici sobbalzando... Continue Reading →
I tetti di Parigi, La Bohème, una giornata grigia ed io.
Respirer Paris, cela conserve l'âme. (Victor Hugo) Respirare, ma anche osservare, toccare, ascoltare ... Hai mai ascoltato il suono della pioggia sui tetti di zinco all'alba di una giornata grigia, a Parigi? Parigi deve i suoi tetti unici e seducenti, multiforme mosaico di zinco e di ardesia che la luce del giorno arricchisce di cangianti... Continue Reading →
Bruscoli da Firenze: la storia di un sex symbol.
Questa è una storia vera. Ha inizio il 13 settembre dell'anno 1501, quando allo scultore Michelangelo Buonarroti venne concesso di lavorare un grande blocco di marmo, lasciato da tempo a prender polvere in un angolo del cantiere della Cattedrale di Firenze. Non che si trattasse di un grande onore: il marmo era piuttosto friabile, indebolito... Continue Reading →
Viaggio di un tajine da Parigi alla Valle d’Aosta: il pollo con prugne, mandorle e cous cous della Grande Mosquée.
Sembra un po' azzardata, vero? Intendo una liaison tra Parigi e la Valle d'Aosta, sognando un angolo di Marocco ... eppure con la golosità si riesce a fare qualunque incantesimo, anche quando non si possiede un tappeto magico! Questo viaggio inizia nel V arrondissement di Parigi quando, nel lontano 1926, viene inaugurata la più grande Moschea... Continue Reading →
Le note del bel canto, un dipinto da sogno e un fantasma: c’est l’Opéra Garnier!
A Parigi c’è un luogo in cui elementi apparentemente in contrasto si incontrano, dando vita ad una scenografia tra le più sconcertanti e spettacolari, nel suo genere: oggi vado alla scoperta del palazzo dell' Opéra Garnier. La giornata non inizia nel migliore dei modi, mentre percorro l’Avenue de l’Opéra nell’ ora di punta di un giorno... Continue Reading →
In fondo al sentiero delle tee c’è un piatto di pizzoccheri.
Il troi da li tea (il sentiero delle tee) è una bella passeggiata di montagna che collega le tante baite e fienili (le tee) che si affacciano sul versante a nord-ovest di Livigno. Anche i più pigri come me possono seguire la sterrata senza patemi d'animo, a piedi o in mountain bike, e andare alla... Continue Reading →