Viaggio di un tajine da Parigi alla Valle d’Aosta: il pollo con prugne, mandorle e cous cous della Grande Mosquée.

Sembra un po’ azzardata, vero? Intendo una liaison tra Parigi e la Valle d’Aosta, sognando un angolo di Marocco … eppure con la golosità si riesce a fare qualunque incantesimo, anche quando non si possiede un tappeto magico!

Questo viaggio inizia nel V arrondissement di Parigi quando, nel lontano 1926, viene inaugurata la più grande Moschea di Francia: è il simbolo dei legami instaurati durante il periodo coloniale in nord Africa e della gratitudine del governo per i tanti combattenti francesi di religione musulmana caduti durante la prima guerra mondiale. È solo da qualche anno, però, che alle visitatrici curiose come mia figlia ed io è permesso entrare ad esplorare questo luogo suggestivo: se ti va, oggi accompagnaci a scoprirlo!

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

Niente di particolarmente trionfale, nell’ingresso alla Grande Mosquée de Paris, tanto che capiamo di essere arrivate solo quando, dopo aver costeggiato un lungo muro bianco, scorgiamo una rientranza con un portone di legno intagliato e un mosaico dai colori del mare. Oltrepassiamo un confine immaginario ed ecco che … ma siamo a Parigi, Fés o Marrakech?!

Gli interni mi ricordano da subito la casa della nutrice Jenane nell’incantevole film animato Azur et Asmar di Michel Ocelot (2006) ed è proprio in una bella casa accogliente, che ci sembra di entrare; tutto sembra creato apposta per dare il benvenuto ad un ospite di riguardo.

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

 

 

 

Il grande patio, sobrio ed elegante nello stesso tempo

la luminosa vasca di marmo

le colonne che scandiscono i nostri passi titubanti

i legni profumati della sala delle preghiere, riservata ai fedeli

il silenzio della biblioteca e sala di lettura

il tintinnio rilassante dei giochi d’acqua in giardino

e poi, in ogni angolo, un caleidoscopio di mille sfumature in azzurro e verde (i miei colori preferiti).

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

Chissà se sono stati dei bravissimi artisti magrebini, a decorare questo luogo da favola, o la Fata dei Jinn sotto mentite spoglie? …

Adesso però, dall’alto del minareto, il richiamo alla preghiera ci avvisa che per noi visitatori è tempo di ringraziare la guida per la sua gentilezza e dirigerci verso luoghi meno sacri, sicuramente, ma a loro modo altrettanto suggestivi: il Café Maure e il Restaurant de la Mosquée.

E sedute sotto le arcate traforate in legno di cedro, non ci resta altro che immergerci negli intensi profumi della cucina e sorseggiare un delizioso tè alla menta, mentre aspettiamo di gustarci il piatto che abbiamo scelto:

IL TAJINE CON POLLO, PRUGNE E MANDORLE DEL RESTAURANT DE LA GRANDE MOSQUÉE.

La realizzazione di questo piatto non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di Abel e Nadia, i due cari amici che, oltre a darmi preziosi suggerimenti, mi hanno prestato il tajine e gli altri bellissimi oggetti che vedi nelle mie foto: il mio post di oggi non può che essere dedicato a loro!

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

Ingredienti per 3 persone.

  • 6 fusi di pollo
  • 1 grosso limone
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cipolla dorata
  • olio extravergine d’oliva
  • 9 prugne secche
  • 50 grammi di uvetta sultanina
  • una manciata di mandorle spellate
  • 2 cucchiai di miele millefiori
  • 6 carote
  • 250 grammi di ceci secchi
  • 500 grammi di cous cous a grana media
  • spezie: curcuma, cumino, paprika piccantechiodi di garofano, poco zenzero e pepe nero
  • erbe aromatiche fresche: io ho scelto rosmarino, timo e maggiorana
  • sale

Preparazione.

Non lasciarti intimorire dalla varietà degli ingredienti; la preparazione richiede un po’ di pazienza, ma non prevede nessun passaggio complicato. Iniziamo dunque a preparare questo piatto, evocativo di atmosfere lontane almeno quanto il luogo che l’ha ispirato.

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

La sera prima, raccogli i fusi di pollo in una ciotola con il succo di limone, lo spicchio d’aglio, la cipolla a fettine sottili, tutte le spezie, l’olio extravergine, sale e pepe. Massaggia con cura i fusi di pollo, girandoli per distribuire in modo uniforme tutti gli aromi, copri tutto con un coperchio o della pellicola e lascia la ciotola con tutto il suo contenuto a riposare in frigorifero.

Anche i ceci secchi devono ammorbidirsi e, se all’acqua aggiungerai un  rametto di rosmarino, il mattino dopo tutta la tua cucina avrà un aroma fresco e delizioso!

In una terza ciotola, più piccola, metti infine a bagno anche l’uvetta sultanina e le prugne secche e … bonne nuit!

Il mattino dopo puoi iniziare a cuocere la carne che, lasciata a marinare per una notte intera, oltre che molto saporita e profumata sarà diventata tenerissima.

In una padella antiaderente fai rosolare i fusi di pollo con la cipolla per circa 10 minuti, finché la pelle non sarà dorata e croccante.

A questo punto la ricetta tradizionale prevede di mettere la carne direttamente nel tajine, ma così facendo i tempi di cottura sarebbero molto lunghi, quindi mi è stato suggerito di aggiungere questo passaggio intermedio: tolto il pollo dalla padella adagialo in una pirofila in forno (220°C in modalità forno statico) insieme al liquido della marinatura e lascialo cuocere per 30 minuti. Conserva la cipolla con cui l’avevi rosolato per usarla in seguito.

Mentre il forno provvede a velocizzare i tempi, puoi dedicarti alla frutta secca. In un pentolino antiaderente versa un bicchiere d’acqua con due o tre cucchiai di miele e un pizzichino di sale e poi, quando il miele si sarà sciolto, aggiungi l’uvetta sultanina, le prugne secche e le mandorle. Lascia cuocere con la fiamma al minimo fino a quando il liquido non si sarà addensato, mescolando sempre, ma facendo attenzione a spegnere il fuoco prima che arrivi a caramellare.

Adesso puoi togliere la carne dal forno e metterla nel tajine con un bicchiere d’acqua, la cipolla che avevi tenuto da parte, le carote pulite e tagliate a pezzi piuttosto grandi e il liquido rimasto sul fondo della pirofila. Se necessario, puoi aggiungere anche un pizzico di sale. Chiudi il tajine con il suo caratteristico coperchio e … resisti alla tentazione di scoperchiarlo per almeno 45 minuti!

CANNELLA E ZAFFERANO, la cucina della via delle spezie di Lorenza Pliteri“Il tajine (in arabo طاجين) è una pentola indispensabile per la preparazione degli stufati di carne, verdure e uova, utilizzata nella cucina del Maghreb”.

“Il tajine è un piatto di terracotta, concavo e sormontato da un coperchio a forma di cono, utilizzato sia per la cottura delle pietanze sia per servirle a tavola”.

“La forma conica del coperchio consente il ritorno della condensa verso il basso così da cuocere gli alimenti al vapore, permettendo di limitare, o addirittura eliminare, l’uso dei grassi durante la cottura”.

da CANNELLA E ZAFFERANO, la cucina della via delle spezie (Lorenza Pliteri)

Se non hai un tajine, in alternativa puoi usare una casseruola di coccio purché abbia un coperchio pesante, da tenere ben chiuso durante la cottura; per tutti i contenitori in coccio è necessario mettere l’apposita retina spandi fiamma tra il fornello e la pentola.

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

Intanto che il tajine ricrea nella tua cucina l’atmosfera e i profumi di una tenda berbera, puoi cuocere i ceci, facendoli bollire in acqua salata per 35-40 minuti con il rametto di rosmarino, e preparare il couscous. Io ho usato il couscous precotto che si trova facilmente nei nostri negozi, facilissimo da preparare. Scalda leggermente 2 o 3 cucchiai d’olio in un wok o in una padella antiaderente con le foglioline di timo fresco, spegni il fuoco e aggiungi il couscous, avendo cura di mescolarlo con il condimento; ora puoi versarci sopra acqua bollente sufficiente a ricoprirlo bene (sopra al couscous dovrebbe esserci uno strato di 1 cm d’acqua circa) e chiudere con un coperchio. In 10 minuti il couscous avrà assorbito tutto il liquido e ti resterà solo da sgranarlo con una forchetta.

Nel frattempo il tajine avrà egregiamente svolto il suo lavoro, quindi puoi scoperchiarlo respirando profondamente, con gli occhi chiusi, e subire l’incantesimo: qual’è l’angolo di Maghreb che ti sta chiamando a gran voce? …

Adesso però riapri gli occhi, perché mancano solo pochi gesti per completare il tuo piatto! Devi infatti aggiungere nel tajine la frutta secca con il suo sciroppo dolce, tutte le erbe aromatiche che hai raccolto, pepe nero macinato al momento e coprire ancora per qualche minuto, giusto il tempo di apparecchiare la tavola e iniziare a riempire i piatti con i ceci e il couscous che accompagneranno la portata principale.

Ed ecco come si presenta il mio (e adesso anche tuo) tajine con pollo, prugne e mandorle:

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

Bon appétit!

Grande Mosquée de Paris et Café Maure; ricetta tajine con pollo, mandorle, prugne.
© Elena Palombo per lacasettadelmerlo.wordpress.com

Se ti va, fammi sapere come ti è riuscito questo piatto: io trovo che sia veramente delizioso … con un solo rammarico: non saper preparare questi squisiti dolcetti, per concludere il buonissimo pranzo di oggi!

A presto,

Elena

La Casetta del Merlo, aprile 2019

PS Ai miei lettori che vorrebbero visitare la Grande Mosquée di Parigi, ma non possiedono un tappeto magico, suggerisco di dare un’occhiata a questi utili link e … buon viaggio!

https://www.mosqueedeparis.net/

https://frammentidiparigi.it/profumo-di-menta-e-zafferano-nel-cuore-di-parigi/

https://www.vivaparigi.com/la-grande-moschea-di-parigi/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 risposte a "Viaggio di un tajine da Parigi alla Valle d’Aosta: il pollo con prugne, mandorle e cous cous della Grande Mosquée."

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  1. Che meraviglioso piatto Elena, davvero invitante! I colori e il fascino di quella Moschea sono incantevoli. Grazie per avermi fatto fare un giro sul tuo tappeto magico, da Parigi a Nus passando attraverso le meraviglie del Marocco!
    ps: io cucino spesso con la tajine mi piace e trovo che i cibi oltre a rimanere succosi internamente, sono morbidi e assorbono tutti gli odori messi all’interno della pentola. Fantastico!

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    1. Grazie a te 💙 Il metodo di cottura con il tajine per le pietanze in umido e’ l’ideale, sia per le verdure che per la carne: a me piace molto! Io non lo possiedo, quello che ho usato mi e’ stato prestato da un amico originario del Marocco, ma prima o poi lo prendero’ ( oltre al tappeto magico, anche la lampada di Aladino sarebbe molto utile, vero ? La mia wishlist di attrezzi per cucinare e’ molto lunga 🙂) Ciao!

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        1. Questo è proprio uno dei suggerimenti a cui non avrei pensato da sola, io avrei messo la frutta direttamente insieme al resto, ma così facendo si sarebbe “sciolta”; prepararla con acqua, miele e un pizzico di sale, anziché con acqua e zucchero, fa sì che resti molto meno dolce 🙂 Ciao!

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  2. Ciao Elena, ti allego le 3 foto della ricetta dei macarons. La meringata è buonissima, ma la prossima volta aumento la dose di crema e diminuisco quella di meringa. Grazie!! Silvia

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    1. Ma grazie a te Silvia! In effetti la quantità di meringa che sormonta la tarte au citron di Le Loir dans la théière richiede un digiuno preventivo di qualche ora, per riuscire a finire la fetta agilmente 😉 Aumentando il lemon curd a discapito della meringa avrai sicuramente un dolce più leggero. A presto, Elena

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