Parigi in valigia per viaggiatori “fai da te”: le mie guide preferite.

Nel blog La Casetta del Merlo tra gli articoli con più visualizzazioni ce ne sono diversi che, sul mio desktop, ho salvato nella cartella “utili” (nel senso che li ho scritti con l’intenzione di fornire delle indicazioni utili a chi legge, sperando di essere riuscita nel mio intento) e Parigi in valigia rientra sicuramente tra questi.

Quante volte ti sei recato, prima di partire per una vacanza, nella tua libreria preferita per cercare un libro che ti permettesse di scoprire qualche dettaglio in più sulla meta del tuo viaggio … per evitare, magari, una volta arrivato sul posto, di vagare un po’ perso con la sensazione di non riuscire a cogliere la vera essenza del luogo? Io credo che questo sia un timore comune a tanti viaggiatori fai da te come me e oggi vorrei raccontarti quali sono le guide turistiche che preferisco, tra le tante che hanno come soggetto la mia città del cuore.

La prima che ti presento è la più convenzionale tra tutte e da 10 anni ha un posticino di riguardo nella libreria di casa:

Guide Chat@win PARIGI

Adoro le guide Chat@win! Chiaramente pensate per i viaggiatori che non concepiscono il viaggio “mordi e fuggi”, sono ricchissime di informazioni anche molto dettagliate e di riferimenti storici e letterari … tanto che quando ho scritto il post Parigi in poltrona (1a parte)  sono stata tentata di parlartene anche lì.

Qui l’autrice, la competente e brava Maria Sole Pantanella, ci porta a fare colazione a Saint-Germain-des-Prés:

Paris, Saint-Germain-des-Prés.
© Elena Palombo lacasettadelmerlo.wordpress.com

Basterebbe la storia del Café de Flore per capire l’evoluzione di Saint-Germain-des-Prés, almeno nell’ultimo secolo. Sedetevi di mattina presto nella sala inferiore, mentre i camerieri sistemano nelle rastrelliere i giornali per i clienti, ordinate un expressò e, da veri francesi, delle tartines (quarti di baguette con burro e marmellata a parte). Poi godetevi lo spettacolo.

Il Flore è stato di moda per generazioni di poeti, filosofi, musicisti, editori e lo è tuttora tra le attrici famose che, nascoste dietro enormi occhiali scuri, trovano chic rilasciare qui le loro interviste […]

da Guide Chat@win PARIGI

Ma adesso che sappiamo muoverci un po’ più a nostro agio tra vicoli, piazze, giardini e monumenti, e abbiamo approfondito la conoscenza di tante icone parigine, non ti è venuta voglia di scoprire come è nata ed è cambiata nel tempo la città che tanto ci affascina?

METRONOMO La storia di Parigi al ritmo del metrò di Lorànt Deutsch

Metronomo-la-storia-di-Parigi-al-ritmo-del-metrò-lacasettadelmerlo.wordpress.comCosa può esserci di più efficace, per approfondire davvero i tanti spunti che Parigi ci offre, di partire alla scoperta delle origini e della storia della città con una guida competente e professionale? Il filo conduttore dell’interessante saggio di Lorànt Deutsch è la linea metropolitana: scendendo ad ogni fermata in sua compagnia puoi tuffarti nelle profondità del passato, come in un viaggio nel tempo attraverso i secoli, e così scoprire le origini storiche e le vicende di edifici, piccoli dettagli, o interi quartieri che altrimenti rimarrebbero invisibili ad uno sguardo più superficiale.

XII secolo Philippe Auguste, Parigi capitale di Francia

Scendere alla stazione Philippe-Auguste, a due passi da Nation, significa ritrovarsi molto fuori le mura della Parigi del XII secolo. Il quartiere conserva tuttavia qualche ricordo dei tempi di quel re: l’avenue de Bouvines a lui intitolata in ricordo della vittoria sull’imperatore germanico e, soprattutto, la sua statua alta quattro metri su una delle colonne del Trône, posta nel 1843 sul bordo di place de la Nation. Questa piccola deviazione dal centro città potrebbe offrirci lo stimolo per interrogarci sui limiti che il sovrano voleva dare alla sua capitale. […]

da METRONOMO di Lorànt Deutsch

E allora, biglietto alla mano, tu da quale linea vuoi partire? Io sceglierei la prima, aperta al pubblico fin dal 19 luglio del 1900, magari per andare ad assistere ai giochi olimpici che quell’anno si tenevano al Bois de Vincennes …

Il prossimo libro invece aveva un titolo così invitante che … è stato impossibile non portarmelo a casa!

PETITS PLAISIRS QUE SEUL PARIS PROCURE di Nicolas d’Estienne d’Orves

Parigi-le-mie-guide-preferite-lacasettadelmerlo.wordpress.comSembra proprio che l’autore di questa guida originale e divertente abbia voluto fare un omaggio ad Epicuro, uno dei filosofi greci più amati dagli studenti:

“Per mio conto io non so concepire che cosa è il bene, se prescindo dai piaceri del gusto, dai piaceri d’amore, dai piaceri dell’udito, da quelli che derivano dalle belle immagini percepite dagli occhi e in generale da tutti i piaceri che gli uomini hanno dai sensi” (Epicuro)

Accompagnandoci per le vie di ciascuno dei 20 arrondissements che compongono la città, l’autore ci suggerisce dove fermare la nostra attenzione con un unico scopo: stimolare i nostri sensi. Ed è in effetti molto piacevole seguire le sue indicazioni per andare a scoprire gli angoli un po’ fuori dai consueti itinerari, i piccoli negozi unici nel loro genere, i ristoranti di quartiere frequentati dai parigini o le informazioni che si celano nelle plaques de rue.

Nelle righe che seguono possiamo andare alla scoperta di un passaggio coperto nascosto nel IIe arrondissement, per ritrovarci improvvisamente immersi in atmosfere esotiche:

Aux passages connus et rupins désormais contaminés par la boboïtude modeuse (même si le passage des Panoramas reste irrésistible), préférons des venelles moins peignées.

» Sitôt passée la kitscherie égyptomaniaque parisienne des façades de la place du Caire, enfoncez-vous dans le passage du même nom , qui est le plus long et le plus ancien de Paris. Si le jour n’est pas férié, la ruche bourdonne et le Sentier vrombit. Empire de la fripe, le passage vireo u souk et l’Orient n’est pas loin.

da PETITS PLAISIRS QUE SEUL PARIS PROCURE, Nicolas d’Estienne d’Orves

Monsieur d’Estienne passa poi a descriverci i passaggi di Ponceau, de La Trinité, Sainte-Foy … io non li conosco ancora e mi incuriosiscono molto!

E tu, pensi che questa guida possa fare da compagnon de route all’epicureo che è in te?

Seguendo il sentiero di sassolini che la mia curiosità ha seminato, vorrei ora consigliarti una guida che, anche se non è la prima volta che parti per Parigi, non mancherà di stupirti:

PARIGI INSOLITA E SEGRETA di Jacques Garance e Maud Ratton

Questo libro (scritto, come anche gli altri della stessa collana, da abitanti del luogo doc) si può consultare andando per ordine, dal I arronsissement al XX, oppure seguendo il tema che più ti interessa: architettura, esoterismo, attività con i bambini, cinte murarie, scienza, giardini …

Nelle prossime righe gli autori indossano i panni (o, forse, dovrei dire le lenti) del voyeur e vanno a curiosare tra ciò che rimane delle case chiuse di un tempo:

Parigi-le-mie-guide-preferite-lacasettadelmerlo.wordpress.com
La Maison d’Alys (da Parigi insolita e segreta, pag.48)

Per essere facilmente individuate, le case chiuse esponevano una placchetta con il numero civico più grande del normale; la forma delle finestre e certi dettagli decorativi potevano ugualmente costituire un indizio per gli interessati […] È il caso del 36, rue Saint-Sulpice, ove il grande numero civico non ammette equivoci. I signori in tonaca, numerosi nel quartiere, erano tutti clienti di una certa Miss Betty, così come non mancavano di frequentare, al civico 15, la casa chiusa di Alys […]

Al Chabanais (12, rue Chabanais), nel II arrondissement, ci sono ancora i due ascensori che servivano ad evitare incontri imbarazzanti: uno saliva, mentre l’altro scendeva …

da PARIGI INSOLITA E SEGRETA di Jacques Garance e Maud Ratton

FRAMMENTI DI PARIGI

L’ultima “guida” di cui vorrei parlarti in questo post … non è una guida!

Frammenti di Parigi è un blog, anzi è il blog su Parigi di gran lunga più elegante, interessante e divertente (e, a tratti, anche goloso) che io sia riuscita a scoprire nel corso dei miei pellegrinaggi on line

e, se non bastasse, è arricchito con fotografie splendide!

In questo post Frammenti di Parigi ci porta a Le loir dans la théière, una piccola, magica sala da tè-bistrot-paradiso delle torte della rue des Rosiers, una delle vie più frequentate del Marais (IV arrondissement):

Le-loir-dans-la-théière-lacasettadelmerlo.wordpress.com
© Elena Palombo lacasettadelmerlo.wordpress.com

“Varcare la porta di legno bordeaux ed entrare a Le loir dans la théière è un po’ come cadere nella tana del coniglio e finire nello stravagante mondo di Alice. Qui sembra tutto sottosopra, disposto a caso e ad un primo sguardo non c’è verso di trovare un mobile uguale ad un altro: tavoli alti, bassi, tondi, quadrati, sedie di legno, di metallo, con i braccioli, da ufficio, poltrone in cuoio un po’ consunte, poltroncine da cinema, divani, divanetti, a due posti, a tre…  Le pareti tappezzate da un’infinità di vecchie locandine di spettacoli teatrali e mostre d’arte, che si contendono lo spazio con le lavagne che recitano il menù del giorno, giocattoli ed oggetti dall’aria vissuta… Tutto contribuisce a quell’atmosfera un po’ brocante, un po’ bohémienne, che ti fa sentire a casa.“

da frammentidiparigi.it Un tè da matti in rue des Rosiers.

Non mi resta altro che invitarti a scoprirli (sia la sala da tè che il blog) mentre spero che la sua ispirata creatrice Barbara un giorno voglia trasformare in un libro cartaceo questa raccolta di pagine virtuali in cui si alternano pensieri, informazioni e suggestioni …

E poi, chissà se quel giorno riuscirò ad incontrarla per farmi autografare la mia copia, magari sedute su un divanetto consunto di Le loir dans la théière davanti ad una enorme fetta di tarte au citron meringuée ?!

Il post di oggi termina qui, spero di averti dato qualche buona idea per scegliere la tua nuova guida da mettere in valigia

et … bon voyage!

Parigi-le-mie-guide-preferite-lacasettadelmerlo.wordpress.com
© Elena Palombo per La Casetta del Merlo

Elena

La Casetta del Merlo, marzo 2019

11 risposte a "Parigi in valigia per viaggiatori “fai da te”: le mie guide preferite."

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  1. Molto stuzzicante il tuo ed esaurienti le tue segnalazioni.
    Devo dire che io quando ho in programma di andare in luoghi che non conosco sono sempre dibattuto tra il desiderio di documentarmi prima e la voglia di arrivarci completamente digiuno di notizie.
    Con Parigi è stata una via di mezzo, una prima volta guide, albergo e visite tradizionali, una seconda in roulotte al boia de boulogne e scorribande in bici per la città e infine una terza volta un miniappartamento in pieno Marais facendo per tre giorni una vita da quasi parigino, colazione nella boulangerie sotto casa e poi a zonzo senza meta. 🙂
    ml

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    1. Grazie per aver condiviso con me le tue esperienze, che devo dire combaciano abbastanza con le mie; la mia “modalità esplorativa” al momento è esattamente come la terza che hai raccontato (e Montmartre e Marais sono i miei arrondissements preferiti 😀). Buona serata e a presto!

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