La crostata con marmellata di arance e pioggia di pinoli.

In questo periodo al mercato posso trovare delle bellissime arance nostrane (tra le quali le tarocco che arrivano dalla Sicilia, quelle che io preferisco) e qualche giorno fa ho deciso di intrappolare il loro sapore in qualche vasetto di gustosa marmellata, per prolungare ancora di più la loro stagione quando sarà ormai terminata …

ma dato che in cucina (e anche nella vita) mi ritrovo ad essere molto più cicala piuttosto che formica, non ho resistito ed ecco che me ne sono già divorata ancora calda una buona parte, prima ancora di versarla nei vasetti di vetro!

Se vuoi seguirmi su questa effimera ma piacevolissima strada, oggi ho da proporti la ricetta di una crostata invernale davvero deliziosa:

LA CROSTATA CON MARMELLATA DI ARANCE E PIOGGIA DI PINOLI.

Ingredienti per la pasta frolla:

  • 320 gr di farina 00
  • 50 gr di farina di mandorle
  • 2 tuorli
  • 210 gr di burro ammorbidito
  • marmellata di arance
  • scorza di arancia grattugiata (biologica-non trattata)
  • una manciata di pinoli
  • qualche fogliolina di menta fresca per decorare

Ingredienti per la marmellata di arance:

  • 1 kg di spicchi di arance tarocco, privi della pellicina che circonda la polpa
  • la scorza di 2 arance non trattate, privata dell’albedo (la parte bianca interna) e tagliata a striscioline sottili; per togliere l’albedo io uso un pelapatate o un coltello affilato, usato “di piatto”
  • 350 grammi di zucchero di canna
  • 1 bustina di Fruttapec 3:1

Una curiosità! Si chiama marmellata esclusivamente un preparato a base di agrumi (20% minimo) e zucchero, mentre per fare una confettura si possono usare dei frutti qualsiasi; inoltre la confettura contiene il 35% minimo di frutta, mentre la confettura extra il 45% minimo. Un caso a parte è la composta, un prodotto in cui la frutta supera i 2/3 del totale. E adesso mi chiedo: il ripieno della mia crostata è sicuramente una marmellata, ma posso chiamarlo anche composta? Non saprei, l’unica cosa certa è che è … squisita!

Crostata con marmellata di arance tarocco e pinoli.
© Elena Palombo per La Casetta del Merlo


Preparazione:

La procedura per preparare questa variante della pasta frolla è semplice e non si discosta di molto dall’ originale (se vuoi, trovi la ricetta base della frolla a questo LINK: Zucchero e Lavanda.).

In una ciotola abbastanza capiente (o nella planetaria) mescola energicamente il burro già ammorbidito con lo zucchero, fino ad avere una crema morbida, chiara e spumosa.

Poi metti i tuorli, uno alla volta, e mescola ancora.

Infine puoi aggiungere la farina 00, già miscelata con la farina di mandorle, e la scorza di arancia grattugiata.

E’ importante lavorare la farina insieme agli altri ingredienti, con le mani o con l’impastatrice, più rapidamente possibile per non scaldare troppo l’impasto, che appena pronto ha bisogno di andare a riposare in frigorifero (coperto da una pellicola) per circa 2 ore.

Arance tarocco.
© Elena Palombo 

Mentre la pasta è in frigo, puoi preparare la marmellata. Metti le scorzette in un pentolino, insieme a 50 grammi di zucchero e 1/2 bicchiere d’acqua, e portale lentamente ad ebollizione, girandole man mano che lo zucchero si scioglie. Spegni il fuoco e lasciale raffreddare.

Metti ora gli spicchi d’arancia ben mondati in una pentola con i bordi alti, aggiungi lo zucchero rimasto mescolato a freddo con il Fruttapec e infine le scorzette.

Accendi il fuoco e non smettere mai di mescolare mentre il composto arriva a bollore; lascia bollire per almeno tre minuti, sempre mescolando. Infine spegni il fuoco e amalgama ancora il tutto fino a quando la “schiumetta” in superficie si è dissolta. 

La marmellata così ottenuta si può conservare in frigorifero per qualche giorno; se invece vuoi imprigionarne la dolcezza per diversi mesi, va versata in vasetti sterili a chiusura ermetica. Per qualsiasi informazione al riguardo, ti rimando all’utilissimo pdf del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2176_allegato.pdf

© Elena Palombo per La Casetta del Merlo

È arrivato il momento di comporre la crostata. Stendi con un matterello di legno la pasta frolla e, quando avrà uno spessore di circa 3 o 4 mm, usala per foderare una teglia da forno. Bucherella la pasta con una forchetta e coprila con uno strato di circa 1 cm di marmellata, poi decora a piacere la superficie; io ho fatto delle semplici strisce di pasta incrociate, ma puoi ritagliare la frolla in altri modi, a mano libera o con degli stampi per biscotti (cuori, stelle, foglie …): questa è la parte più creativa della ricetta, sbizzarrisciti!

Come ultimo tocco, prima di infornare (a forno già caldo a 175°C, ripiano intermedio) ho cosparso “a pioggia” la mia crostata con una manciata di pinoli … et voilà!

Come ho già avuto occasione di dire, ogni forno è un mondo a sé … io ho sfornato la crostata dopo 40 minuti, regolandomi in base al colore della superficie. Per quanto riguarda la modalità di cottura, ho impostato il mio forno su ventilato per i primi 15 minuti, e su statico per il tempo rimanente; ho notato che questo fa si che la pasta frolla resti più croccante. 

© Elena Palombo per La Casetta del Merlo

Arrivata a questo punto, direi che ho davvero chiacchierato più che abbastanza: andiamo a fare merenda e …

BON APPÉTIT!

A presto, Elena

La Casetta del Merlo, Gennaio 2019

20 risposte a "La crostata con marmellata di arance e pioggia di pinoli."

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  1. Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca..la crostata è in assoluto il mio dolce preferito, l’unico in grado di donarmi una autentica gioia al mattino a colazione! Quando fa freddo e fuori è ancora buio, l’idea di svegliarmi con crostata e mega tazzona di caffè mi mette di buonumore…proverò di sicuro questa ricetta!

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  2. Come sempre bravissima! L’origami poi un tocco!! Ma tu sai che mio figlio studia giapponese da 6 anni, da quando ne aveva 11 e lo sa parlare correttamente? Tutto ciò riguarda il “mondo” giapponese per noi non ha segreti! Fantastica crostata, da fare!!

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    1. Wow, sono davvero ammirata… è la prima persona che “conosco” che parla il giapponese! Io invece me la cavo solo con il cibo (mangiarlo, intendo) e devo ammettere che l’origami è un regalo che ho ricevuto, non l’ho fatto io 😌 … però è troppo carino per non immortalarlo😀! Ciao, a presto!

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      1. In effetti Stefano è un pò particolare… sentirlo parlare giapponese da “piccolo” a 10-12 anni faceva un certo effetto! ahaha! Ma ognuno ha le sue passioni, lui vuole andare a studiare là e quindi tutta la sua vita è impostata su questo, io come te ho un’altra passione appena scoperta…. mangiare, tanto.. bene.. mannaggia… ahaha

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  3. Hmmmm, sento già l’acquolina in bocca! Le crostate le adoro e modestamente mi vengono pure bene.Invece con le marmellate non mi sono mai cimentata… perchè pensavo ci volesse chissà quanto tempo e bravura!!!! Con i tuoi consigli proverò anche questa… fiuuuuu, sto’ diventando una pasticcera provetta!!! 😉

    Il pan dolce è venuto benissimo, peccato che la befana mi abbia portato la tosse e la febbre… però ormai non mi restava che infornarlo… è molto piaciuto!!!!

    Grazie Elena!!!

    P.S.

    Ho notato la scritta ” la casetta del merlo ” sull’impugnatura delle posate…. è bellissima, una vera sciccheria!!! ❤

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  4. Anch’io amo molto le crostate che piacciono, tra l’altro, a tutta la famiglia! E adoro fare marmellate. Ho ancora due vasetti di marmellata di mandarini (che un’amica mi ha regalato e non sono trattati) e mi cimenterò presto a fare una crostata. Metterò anche i pinoli, che dici?

    Ciao carissima.

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  5. Buonissima ricetta. Anche se preferisco la crostata di albicocche, anche questa deve essere davvero buona. E sono d’accordo … la scritta sulle posate è un vero tocco in più!

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